Banche: salvini e giorgetti: no alla svendita e smantellamento del credito cooperativo e delle casse rurali

ROMA, 10 FEB "Siamo pronti a ricorrere in ogni sede, a salire sulle barricate, a presentare migliaia di emendamenti se Renzi per decreto intendesse davvero smantellare e svendere le banche di credito cooperativo e le casse rurali. Sarebbe l'ennesimo regalo all'Europa che non potremmo tollerare"

Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti commentano l'ipotesi che il consiglio dei ministri approvi un decreto sull'argomento.

"L'attacco al sistema delle banche di credito cooperativo operato dal governo Renzi è solo l'ultima tappa di un percorso - proseguono - che ha deliberatamente perseguito lo snaturamento del tradizionale sistema di intermediazione creditizia che ha sempre funzionato nel nostro paese. Dapprima con l'eliminazione della distinzione tra banca retail e banca di investimento si sono indirizzati i risparmi a breve verso investimenti speculativi. Poi con le regole di Basilea si è sostituito il funzionario bancario che aveva  la conoscenza del cliente imprenditore con la fredda logica del programma di computer tarato e progettato per le grandi imprese".

"Infine con lo sradicamento della banca dal territorio, con la distruzione del credito popolare e cooperativo, si giunge a dar l'ultimo colpo a quella parte di sistema più vicino a artigiani e piccole e medie imprese nel momento della crisi". "Come sempre siamo dalla parte dell'economia reale -concludono Salvini e Giorgetti - fatta da tanti piccoli imprenditori che hanno bisogno di banche radicate e  attente alle loro necessità e non di finanza speculativa senza volto e senza responsabilità".

 

 

 

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