Lavoro: simonetti, dati jobs act, veri o fasulli?

Roma, 10 mag. - A margine della dichiarazione del direttore dell’Inps  che conteggia in 100.000 posti di lavoro post Jobs Act che non avevano diritto di maturare la decontribuzione per l’assunzione è doveroso per il Governo fornire chiarimenti seri e non il solito ridicolo ping pong fra Renzi e Boeri.  "Basti vedere le dichiarazioni di Boeri del settembre scorso, o anche quelle di gennaio di quest’anno per capire il braccio di ferro in corso tra il presidente dell’Inps ed il presidente del Consiglio Renzi. Non meno di sei mesi fa Boeri attribuiva al jobs act il merito della crescita occupazione, preannunciando ad inizio anno un’ulteriore impennata assunzioni. Oggi l’Inps denuncia che è tutto un bluff e che 60mila aziende hanno dichiarato false assunzioni solo per godere degli sgravi di legge. Delle due l’una: o prima l’Inps non ha fatto i dovuti controlli o adesso Boeri ha messo in atto una strategia ricattatoria su Renzi . Qualunque sia la risposta a Lega Nord interessa solo sapere se e come il Governo intenda creare nuovi e reali posti di lavoro, considerato che gli unici dati veri, quelli dell’Eurostat, attestano che l’Italia ha accumulato performance di crescita che sono meno della metà dell’Eurozona, tre volte di meno di quella della UE a 28." Cosi il capogruppo Lega Nord in Commissione Lavoro, Roberto Simonetti.

 

 

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